Ho lasciato questo articolo nelle bozze da troppo tempo, è stato lì già dal vecchio blog in attesa di altre fotografie e bei racconti.
Oggi è arrivato il momento di completare la sua stesura e metterlo online.
Il giorno successivo la visita della Limonaia del Castèl a Limone sul Garda con i miei genitori, ho deciso di portare Simone a Gardone Riviera per visitare il Vittoriale degli Italiani, la dimora di Gabriele D’Annunzio.
Ero già stata a Gardone Riviera per una gita durante la Scuola Superiore, ma si sa che le uscite didattiche per gli studenti sono momenti di svago e non di apprendimento.
Devo ammettere però che già quella volta il Vittoriale mi aveva affascinata molto (ne avevo già parlato in un altro articolo – di Gabriele D’Annunzio della sua vita al Vittoriale e della sua passione per il Parrozzo).
Il Vittoriale degli Italiani:
è la cittadella del poeta Gabriele D’Annunzio, che dentro una cinta di mura allestisce il monumento delle imprese che lo hanno visto protagonista.
Già all’ingresso ci accoglie con insegne e motti, che ci invitano a ripercorrere passo passo le tappe di gesta eroiche.
Prima di raggiungere l’abitazione attraverso piazze e piazzette, ci fermiamo al Museo D’Annunzio Segreto, uno spazio espositivo che raccoglie oggetti finora rimasti chiusi negli armadi e nei cassetti della Priora: i vestiti del Vate, le calzature, gli abiti, le vestaglie, i gioielli e gli arredi per la tavola.
Prima di poter entrare nella nota Priora, abbiamo dovuto attendere il nostro turno, o meglio in nostro orario.
Per chi non lo sapesse, arrivati alla biglietteria si possono acquistare vari tipi di biglietti secondo i percorsi che si vogliono visitare.
Per i Musei ed il Parco vi è un prezzo e la visita è in totale libertà, mentre per l’abitazione (Priora) vi consiglio di prenotare direttamente online altrimenti vi ritroverete come molti ad arrivare ad esempio alle 10 del mattino ma ad avere la visita alle 16 di pomeriggio.
Questo capita perché la visita è solamente con guida e in gruppetti di 10 persone circa.
Prima di entrare bisogna passare nella stanza per il deposito di borse, zaini e soprattutto macchine fotografiche, infatti all’interno è vietato scattare fotografie o filmare le varie stanze.
Alle ore 11 circa, toccava a noi, siamo stati accolti dalla guida, un ragazzo giovane, molto preparato che ci ha raccontato di essersi davvero appassionato al suo lavoro, continuando ogni giorno a studiare e imparare nuove curiosità sulla vita del Poeta.
Il suo modo di guidarci all’interno della casa-museo ha fatto si che apprezzassimo e capissimo ogni scelta e disposizione dei migliaia e migliaia di oggetti artistici raccolti nei vari spazi.
La Priora:
è il risultato di rifacimenti e aggiunte a villa Cargnacco, appartenuta allo storico dell’arte tedesco Heinrich Thode (1857-1920), e qui D’Annunzio abitò dal 14 febbraio del 1921 fino alla morte, il 1° marzo 1938.
“Non soltanto ogni stanza da me studiosamente composta, ma ogni oggetto da me scelto e raccolto… fu sempre per me un modo di espressione, fu sempre per me un modo di rivelazione spirituale, come uno dei miei poemi…”
Con questa esplicita dichiarazione d’Annunzio ci invita a “leggere” la sua casa, a “decifrarla”: solo così potremmo comprenderne la bellezza e apprezzarne l’unicità.
La casa è perfettamente conservata e oggi l’ammiriamo proprio com’era alla morte del poeta che ad essa dedicò cure assidue, arricchendola via via nel corso degli anni.
Il tempo è stato clemente con noi, abbiamo avuto giusto il tempo di acquistare due cosine e prendere la via di uscita, che dopo alcuni secondi il cielo si è fatto tutto nero ed è arrivato un fortissimo temporale.
Siamo stati costretti a correre all’interno di un ristorante pizzeria un pò troppo turistico per pranzare e attendere la fine della pioggia per poter raggiungere la macchina senza ombrelli.
Ciao! Anche io ho visitato il Vittoriale l’anno scorso, e me ne sono innamorata! Mi è piaciuto tutto, sia la casa e i musei, sia l’enorme parco con tutte le sue attrazioni. D’Annunzio era una persona davvero eccentrica, e ho apprezzato la sua figura grazie a tutti gli aneddoti raccontati dalla guida! Ho scritto anche io un articolo sul Vittoriale, se ti va di leggerlo 🙂
Ciao! Anche io trovo il Vittoriale un posto meraviglioso, racchiude proprio lo stile di vita del poeta, così particolare!
Il ragazzo che ci ha fatto da guida era preparatissimo ed è stato molto bravo nel raccontarci le cose coinvolgendoci e senza annoiarci.
Vado subito a leggere il tuo articolo!! 🙂
Bello il Vittoriale, sono stata anch’io ad aprile…con l’ombrello! Poche gocce solamente per fortuna! 🙂
Uh… ma allora non sono l’unica che mi sono beccata la pioggia al Vittoriale 🙂
Belle foto e molto suggestivo il posto, complimenti!
Grazie mille! Buona serata 🙂
Posso confessare che ho sempre trovato D’Annunzio terribilmente noioso? E neppure sono mai stata neppure al vittoriale, ma sono certa che potrei rimediare anche solo per assaggiare una fetta di parrozzo che sembra veramente delizioso!!
Ahahah bé ognuno ha i propri gusti, sinceramente quando andavo a scuola la sua poetica non mi piaceva per niente, mentre per quanto riguarda il suo stile di vita lo trovano eccentrico e molto particolare.
Devo ammettere che mi incuriosiva molto… per questo ho visitato per ben 2 volte il Vittoriale, un luogo che trovo fantastico, anche se la sua casa la trovo particolarmente inquietante 🙂
Ho visto durante le vacanze, che in una pasticceria di Salò producono il parrozzo ed altri dolci dedicati a D’Annunzio.
Mi piacerebbe visitarlo.
Te lo consiglio veramente. 🙂