Grissia Monferrina: Pane tipico piemontese per L’Italia Nel Piatto
“Il Pane tra Usanze e Tradizioni Storiche” è il tema per il mese di Ottobre de l’Italia nel Piatto, la rubrica in cui rappresento la mia regione, il Piemonte.
Settembre, come già scritto nel precedente articolo, è il mese dei nuovi inizi, un po’ come gennaio e per me è stato un periodo ricco di impegni lavorativi che hanno assorbito totalmente le mie giornate.
I fine settimana, invece, li ho trascorsi in campagna tra i filari, a Fontanile, un piccolo paesino della provincia di Asti (ve ne parlo anche nel mio libro “Le Avventure di Emilì Su e Giù per il Monferrato”, dove con i miei suoceri abbiamo vendemmiato le uve Moscato e Brachetto.
A tal proposito, visto che siamo in tema “pane tradizionale”, vi lascio qui anche il link per la ricetta del Pane dolce al Mosto d’Uva.
Invece, per la rubrica mensile de L’Italia Nel Piatto ho deciso di farvi conoscere un pane della mia zona che si chiama Grissia Monferrina.
La Grissia Monferrina è il tipico pane a pasta dura che si produce in alcune particolari aree del Piemonte, la cui forma ricorda vagamente due chiocciole unite.
L’interno è soffice, mentre la crosta è ruvida, il mix ideale per sfregarci uno spicchio d’aglio fresco (la classica soma d’aj) o anche come accompagnamento al tradizionale bagnetto verde.
La pasta dura permette una buona conservazione del pane, fino a quattro giorni.
La ricetta della Grissia Monferrina è tratta da ATnews.it
Grissia Monferrina: Pane tipico piemontese per L’Italia Nel Piatto
Ingredienti per 4 pagnotte:
- 600 g di farina 1 macinata a pietra
- 300 ml di acqua a temperatura ambiente (la quantità di liquido potrebbe variare leggermente in funzione del grado di assorbimento della farina utilizzata)
- 1 cucchiaino di malto d’orzo
- 7 g di lievito di birra secco
- 30 ml di olio E.V.O.
- 12 g di sale fino
Procedimento:
Versate l’acqua nella ciotola della planetaria dotata di gancio per impastare.
Unite il lievito e il malto d’orzo, mescolate e lasciate riposare per 5 minuti.
Aggiungete la farina setacciata, poca alla volta e iniziate a impastare a bassa velocità.
Versate l’olio e continuate a impastare a velocità moderata fino a quando il liquido sarà completamente assorbito.
Aggiungete il sale, lavorate l’impasto per un totale di 20 minuti. La pasta deve risultare morbida, liscia e uniforme, non molle e appiccicosa.
Formate una palla, sistematela sulla spianatoia leggermente infarinata e copritela con un canovaccio pulito oppure riponetela in un contenitore chiuso ermeticamente.
Lasciate lievitare per 45 minuti in un luogo tiepido e riparato da correnti d’aria, a una temperatura ideale di 25°C circa.
Grissia Monferrina: Pane tipico piemontese per L’Italia Nel Piatto
Terminata la prima lievitazione, dividete l’impasto in quattro parti del medesimo peso, poi lavorate ciascuna di esse sulla spianatoia infarinata, tirandola in una sfoglia lunga e stretta, con l’aiuto del mattarello.
Arrotolate le sfoglie lungo il lato maggiore ottenendo un cilindro, dopodiché tiratele nuovamente come precedentemente indicato. Sempre nel verso della lunghezza, avvolgete le estremità delle sfoglie facendole convergere al centro. (seguite questo passaggio fondamentale attraverso la video ricetta)
Rivoltate le pagnotte, copritele e lasciatele lievitare per altri 45 minuti.
Scaldate il forno a 210°C in modalità statica.
Praticate un taglio verticale al centro delle pagnotte, sistematele in una teglia foderata di carta forno e infornatele subito.
Cuocete la Grissia Monferrina per 35-40 minuti, dopodiché sfornatela e lasciatela raffreddare su una gratella.
L’Italia nel Piatto
“Il Pane tra Usanze e Tradizioni Storiche” di seguito trovate tutte le proposte delle 20 regioni di L’Italia nel Piatto
Valle d’Aosta: Il pane nero nella cucina valdostana: storia, tradizione e ricette – Budino di pane nero
Piemonte: Grissia Monferrina
Lombardia: La Michetta o Rosetta
Trentino-Alto Adige: Schüttelbrot – Pane di segale croccante
Friuli Venezia Giulia: La Panada Friulana
Veneto: La puccia, il pane di segale di montagna
Emilia Romagna: Il Pane di S. Petronio
Liguria: I pani della Liguria
Toscana: Pane fritto toscano
Marche: Filone casereccio marchigiano
Umbria: Pan mostato – Pane umbro tipico del periodo della vendemmia
Lazio: La cirioletta romana
Abruzzo: Pane con patate abruzzese
Molise: Il pane molisano dalle tavole alle feste
Campania: Pagnotte di Santa Chiara
Puglia: La puccia salentina
Basilicata: Il pane di Matera
Calabria: Il pane di Canolo
Sicilia: La Mafalda Siciliana
Sardegna: Il pane in Sardegna
L’Italia Nel Piatto
Bellissima davvero! Io la mangerei con la mortadella questa.
Guarda lì quanto sono belle e invitanti!!
Le proverei sicuramente come dici te con l’aglio e il bagnetto verde, ma anche con la mortadella non devono esser per niente male!!
Mi si è smosso un certo appetito ora….
Mi hai ricordato una cosa bella, quando ero piccola vicino casa mia c’era un forno. I proprietari erano torinesi e preparavano tantissime specialità piemontesi. Tra cui queste chioccioline che mi piacevano tantissimo ma non solo quelle, avevano mani d’oro! Brava, ti è venuto benissimo! un abbraccio
Mamma mia ma è un’opera d’arte questo pane! Complimenti!
Che bella forma che ha questo pane!!!
ciao,
elisa
Che bella forma, mi viene voglia prepararci un bel panino.
A presto
Miria
una forma che non conoscevo… interessante e sicuramente buonissima!