Settembre è stato il mese dei bilanci per il nostro orto.
In questo articolo vogliamo condividere e mostrare i risultati delle coltivazioni dei vari ortaggi che abbiamo seminato e piantato dalla primavera fino alla fine dell’estate.
Siete curiosi?
Sii?
Scorrete il post e scoprite com’è andato il raccolto della stagione 2017.
Bilancio raccolto stagione 2017. Com’è andata? L’ORTO AL NATURALE
La Raccolta delle Patate
Anche quest’anno nel nostro orto abbiamo piantato una decina di kg di patate varietà Monnalisa.
Il terreno è stato preparato e concimato molto bene, a metà marzo le patate sono state messe giù.
Appena una settimana dopo, c’è stato un bel diluvio.
L’acqua fa bene alle patate appena seminate, ma un’ acquazzone del genere ha compattato tutto il terreno.
A metà/fine Aprile quando le patate iniziavano a spuntare dal terreno è arrivata un’ondata di freddo che ha bruciato le foglie giovani della pianta della patata.
Per fortuna le più tante erano ancora sotto il terreno quindi non ne hanno risentito.
Da quel momento in avanti c’ è stato un periodo buono, dove sono cresciute sane e rigogliose.
Purtroppo da metà maggio fino alla raccolta non è scesa neppure una goccia d’acqua.
La terra compattata in primavera dalla pioggia anche se è stata mossa per rincalzare le patate, è diventata molto asciutta e dura e questo ha compromesso la crescita delle giovani patate.
Alcune patate sono rimaste piccole per la siccità o cresciute in modo strano prendendo la forma della terra.
Negli anni passati non c’è stato bisogno di dare l’acqua alle patate perché ogni tanto pioveva e quindi il terreno rimaneva umido.
Invece in una stagione di siccità come quella appena passata, sicuramente hanno necessitato di un pò di acqua, data manualmente.
Ricordate però che le patate non vanno innaffiate troppo altrimenti rimangono meno saporite e soprattutto meno conservabili nel tempo.
Nonostante il gelo e la siccità, però possiamo ritenerci soddisfatti del nostro raccolto.
Minor quantità e qualità, patate più piccole di dimensione ma molto gustose.
Abbiamo riempito 3 cassette che ci dureranno per un tutto l’inverno e oltre.
Possiamo dire che è stata un’annata sfavorevole, con maggiori accorgimenti forse si poteva far di più, ma siamo già soddisfatti così.
Bene, ora che ne dite di cucinare due patate? Trovate le ricette QUI. Gnam Gnam!
La Coltivazione delle Fragole
Iniziata la primavera e andando di vivaio in vivaio, mi è venuta voglia di prendere un pò di piante di fragole.
Le fragole piantate in quel periodo non rendono come dovrebbero perché hanno bisogno di tempo per assestare le radici per poi produrre.
Il raccolto c’è stato, di fragole ne abbiamo mangiate, ma speriamo di fare meglio il prossimo anno, quando la pianta sarà più forte e produttiva.
Questo lo dico perché, l’anno scorso avevo già piantato alcune fragole per vedere come crescevano ed il risultato è stato che quest’anno la pianta era più grande ed ha prodotto delle belle, grosse e dolci fragole.
Il mio consiglio è di piantarle in autunno per la primavera, oppure lo stesso in primavera ma il vero raccolto arriverà l’anno dopo.
Ora attendiamo la primavera con trepidazione per le fragole che verranno… Wooow!
Le Zucchine dal seme alla pianta
A differenza degli altri anni, per le zucchine abbiamo deciso di non acquistare le piantine presso un vivaio, ma di partire direttamente dal seme.
Abbiamo scelto la qualità Zucchino Genovese.
Le piantine sono cresciute molto bene e a metà maggio sono entrate in produzione.
Nel mese di luglio, quando le zucchine erano belle e buone, è iniziato il periodo in un cui alcune piante non sono cresciute e non producevano più come dovevano.
Facevano zucchine piccole e gialle, e la pianta non si sviluppava.
Sicuramente la raccolta è stata migliore dello scorso anno dove praticamente abbiamo prodotto pochissimo, ma non è stata fantastica come il primo anno, che invece ci ha visti sommersi di zucchine.
Dobbiamo ancora capire bene a cosa sia dovuto questo problema, se dal clima, dal terreno, oppure dalla varietà.
Speriamo il prossimo anno di risolverlo.
Piante di Melanzane Innestate
Per il secondo anno, abbiamo deciso di coltivare le melanzane.
La differenza però è che la nostra scelta è ricaduta sulle piante innestate.
Risultano infatti essere più forti e resistenti rispetto alle normali piantine.
Le varietà che abbiamo piantato sono state due, Tonda Lilla e Tonda Ovale Nera.
In tutto abbiamo prodotto una decina di melanzane, che sono state protagoniste di molti piatti in cucina. Trovate QUI le ricette.
La prima volta dei Meloni
Ad Aprile siamo andati presso il nostro vivaio preferito, in cui acquistiamo anche le altre piantine e prodotti dell’orto, e abbiamo scelto due varietà di meloni.
Entrambe sono della qualità Giorgio retata, ma si differenziano dal tipo di pianta, una innestata e una classica.
Appena ho messo a dimora le piante ho provveduto a posizionare un telo di tessuto nero in modo da non far crescere le infestanti.
Le piante innestate hanno avuto una maggiore produzione rispetto alle altre, i meloni erano di grandi dimensioni e più dolci.
I Pomodori: varietà Pera d’Abruzzo
Quest’anno ho piantato una quarantina di pomodori di un’unica varietà quella Pera d’Abruzzo.
Ho dedicato ai pomodori quattro file da 10, ogni fila è stata pensata con un metodo di coltivazione diverso:
- 1° metodo: ho avvolto una parte del gambo del pomodoro con un filo di rame e sul terreno una striscia di telo per pacciamatura;
- 2° metodo: ho utilizzato solamente il filo di rame
- 3° metodo: ho sistemato il telo per pacciamatura
- 4° metodo: senza alcuna di queste applicazioni
Il risultato migliore di questo mio test è stato il 1° metodo, ho riscontrato molto meno malattia o quasi assente e una pianta più vigorosa e produttiva.
Vi aspetto sul nuovo profilo Instagram Apprendista_Ortolano dove posto regolarmente i progressi e le novità dell’orto.
A presto con i nuovi articoli della rubrica L’Orto al Naturale!