Il destino va preso per quello che è: ogni giorno è un’opportunità, un regalo che qualcuno ci ha fatto.
Ho voluto iniziare l’articolo con questa frase, che mi torna spesso alla mente nelle ultime settimane, perché da un pò di tempo a questa parte, ho deciso di vivervi la vita al 100% .
Il mio unico e vero lavoro da alcuni mesi è la blogger, mi sto impegnando moltissimo e ci dedico tutto il tempo possibile della giornata.
Oltre a cucinare, scrivere, viaggiare, scattare fotografie, e mangiare quello che preparo con tanto amore, studio e cerco di migliorami ogni giorno.
Quando l’MTChallenge coordinato da Alessandra Gennaro, mi ha dato l’occasione insieme ad altre food blogger di partecipare ad un Master online sulle erbe spontanee commestibili, organizzato da Annarita Rossi, non ci ho pensato neanche un secondo e mano alla tastiera mi sono subito iscritta.
Le lezioni del corso sono state preparate dal Andrea Pieroni, docente dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo.
Professore Ordinario di Scienze della Biodiversità Alimentare, Etnobotanica ed Etnobiologia, formatosi come Botanico Farmaceutico nelle più importanti Università del settore, Ricercatore all’Università di Londra, Lecturer prima e successivamente Senior Lecturer alla School of Life Sciences dell’Università di Bradford in Inghilterra, è stato Vice-Presidente e Presidente della International Society of Ethnobiology.
A Pollenzo è il coordinatore accademico dei programmi Master internazionali post-laurea.
Nella sua coinvolgente introduzione ha ricordato l’importanza della tradizione legata all’uso delle erbe spontanee nell’alimentazione.
Durante il corso abbiamo potuto conoscere meglio 10 tipi di erbe commestibili, scelte in base alla stagionalità.
Al termine dello studio, abbiamo elaborato delle ricette con il supporto di Alessandro Dentone, Resident Chef dell’Accademia dei Sapori.
Proviene da una delle più antiche famiglie di pescatori liguri, ha lavorato in hotel di prima categoria sia in Italia che all’estero dedicandosi, per alcuni periodi, anche all’attività accademica presso la scuola alberghiera di Lavagna.
Fiduciario per la Liguria dell’associazione Mare in Italy (Confcooperative Federcoopesca), ha lavorato alla realizzazione di alcune puntate di Tg5 Gusto e Eat Parade, Linea Blu e Pianeta Mare.
I suoi laboratori propongono ricette della tradizione ligure rivisitate in chiave moderna e accattivante, l’esaltazione di sapori e profumi del territorio sono i veri protagonisti di ogni suo piatto.
Tra i nostri Docenti anche Sergio Rossi, già direttore del Conservatorio delle Cucine Mediterranee di Genova, creatore e curatore dell’Archivio per la Storia dell’Alimentazione Giovanni Rebora.
Attraverso il suo blog Il Cucinosofo e il sito internet “La civiltà della forchetta”, condivide con noi l’interesse e il suo sapere relativo alla storia e cultura del cibo e della cucina.
Con la mia compagna “di masterclass” Leila Capuzzo – Nella mia Cucina, abbiamo scelto di preparare un dolce, conosciuto e classico nella sua presentazione, ma particolare dall’utilizzo del tarassaco e della nepitella “mentuccia”, la Crostata Frangipane con Confettura di Tarassaco, Crema pasticcera alla Nepitella e Frutta fresca.
Tarassaco
Nome volgare: dente di leone, soffione, piscialetto.
È una pianta erbacea perenne, alta 20-30 centimetri. Ha una radice “carnosa”da cui hanno origine le foglie a mazzetto e più peduncoli fioriferi.
Le foglie, riunite in una rosetta basale, possono essere più o meno erette o sdraiate al suolo.
I fiori hanno la corolla tubolare prolungata in una ligula gialla e aranciata nelle parti periferiche.
Cresce ovunque, nei frati feritli e negli incolti. Fiorisce a febbraio – maggio e poi per tutto l’anno.
Le tenere rosette del tarassaco vengono consumate in insalata, crude o cotte, come verdura depurativa.
Il dente di leone ha un sapore amaro molto deciso, quasi “metallico” e proprietà digestive, diuretiche, anti-diabetiche, ed anti-dislipidemiche.
Nepitella (Mentuccia)
Ha foglie dotate di un’inconfondibile aroma, che ricorda vagamente la menta, da cui però diverge per una minor sensazione di freschezza e una nota più dolciastra.
Dotata di proprietà antibatteriche e antiossidanti, antispastiche, digestive, vermifughe, è spesso usata come aromatizzante, specialmente nelle frittate e nelle pietanze a base di funghi, carciofi, zucchine, lumache, e soprattutto nell’Italia Centrale.
L’uso di aggiungere le parti aeree della specie al caglio era segnalato decenni fa sempre nel Centro-Italia, mentre un suo impiego diretto nel formaggio come aromatizzante è noto in Lucania (casieddu).
Crostata Frangipane con Confettura di Tarassaco, Crema pasticcera alla Nepitella e Frutta fresca
Pasta Frolla al farro senza latticini – Ricetta di Luca Montersino
Ingredienti:
- 250 g di farina di farro (io 125 g di farina 00 e 125 g di farina di farro)
- 125 g di zucchero di canna
- 35 ml di olio d’oliva extravergine
- 35 ml di olio di semi
- 60 ml di acqua
- 6 g di lievito per dolci
- 1 baccello di vaniglia
Preparazione:
Sciogliete lo zucchero di canna nell’acqua. Unite il lievito, i due oli, le farine e i semi di vaniglia estratti dal baccello.
Impastate gli ingredienti, dovrete ottenere un composto morbido e omogeneo. Fate riposare in frigorifero.
Lavorate di nuovo la pasta mettendola mezzo minuto nella planetaria con 5 g di acqua.
Crema Frangipane alle mandorle
Ingredienti:
- 125 g di burro a temperatura ambiente
- 125 g di zucchero a velo
- 2 uova
- 125 g di mandorle tritate
- 50 g di farina
Preparazione:
Montate il burro con lo zucchero a velo, unite le uova una ad una.
Unite le mandorle e la farina fino ad ottenere un composto omogeneo.
Confettura di Tarassaco
Ingredienti:
- 100 g di fiori di tarassaco
- 250 g di zucchero di canna
- 1 limone
- 2 mele cotogne
- 500 ml di acqua
Preparazione:
Raccogliete i fiori di tarassaco e lavateli con cura. Fateli bollire nell’acqua con la scorza del limone per 15 minuti.
Filtrate il tutto. Nel mentre pulite le mele, privatele del torsolo, ma lasciate la buccia.
Coprite le mele con l’acqua e fate bollire. A cottura ultimata mettetele nel passaverdura.
Versate la purea ottenuta nel composto di fiori di tarassaco, aggiungete il succo del limone e lo zucchero.
Portate a bollore e cuocete per 30 minuti.
Versate la confettura di Tarassaco in un vasetto a chiusura ermetica, capovolgete e lasciate raffreddare.
Crema Pasticcera alla Nepitella (mentuccia)
Ingredienti:
- 250 ml di latte intero
- 2 tuorli
- 60 g di zucchero
- 20 g di amido di mais
- foglioline di mentuccia
Preparazione:
Lavate bene la mentuccia e lasciatela in infusione nel latte per un paio d’ore oppure tutta la notte, poi toglietela e portare a bollore il latte.
In una terrina sbattete i tuorli con lo zucchero. Aggiungete l’amido di mais e versatevi il latte a filo.
Amalgamate gli ingredienti con una frusta. Riportate sul fuoco e fate addensare a fiamma bassa mescolando continuamente.
Versate in una terrina, coprite con la pellicola trasparente a contatto e lasciate raffreddare.
Gelatina di Tarassaco
Ingredienti:
- 20 g di fiori di tarassaco
- 200 ml di acqua
- 1 limone biologico
- 3 g di gelatina in fogli
- 100 g di zucchero
Preparazione:
Lavate i fiori di tarassaco e tamponateli leggermente con un panno da cucina.
Tagliate un limone a metà e ricavatene il succo.
Pulite i fiori eliminando la parte verde. Metteteli in un pentolino con il succo del limone, l’acqua e la gelatina in fogli.
Mescolate, portate a ebollizione e fate bollire per 5 minuti.
Filtrate il liquido. Aggiungete lo zucchero e rimettete sul fuoco.
Dopo l’ebollizione lasciate cuocere per altri 5 minuti, mescolando sempre.
Versate la gelatina di tarassaco in una tazza e fatela intiepidire prima di utilizzarla sulla torta.
Procedimento della crostata
Rivestite una tortiera unta e infarinata con la pasta frolla al farro, ricoprite il fondo con la confettura di tarassaco e terminate con il frangipane.
Cuocete in forno a 180°C per circa 20 minuti.
Fate raffreddare e spalmate sulla superficie della torta un filo di crema pasticcera profumata alla nepitella (mentuccia).
Disponetevi la frutta fresca e concludete con la gelatina di tarassaco.
Volgio essere la prima a celebrare questa bellezza
vabbè, sono la seconda! E devo dire che questa crostata vorrei averla inventata io. Mi piace tutto, a partire dalla frolla fino ai fruttini e gelatina, passando per le creme. Un utilizzo singolare e speciale delle erbe spontanee; sicuramente da provare. Un bacio
Camy bellissima questa ricetta, la marmellata di tarassaco mi ha stregata non sai quanto vorrei assaggiarla! brava il tuo entusiasmo per la cucina trapela tutto continua a coltivarlo verrai ti porterà grandi soddisfazioni. Un abbraccio
Bellissima idea quella di questa crostata!! E la crema pasticcera alla mentuccia ve la rubo 🙂 con tutta la mentuccia che ho nel giardino sono alla ricerca di modi di utilizzarla e questo mi sembra un ottimo modo:) bravissime!!
Ti si è aperto un mondo!
Questo e’ quello che avrei fatto io, nella testa 🙂 e questo era quello che avevo in mente, quando abbiamo pensato al master. Un recupero di ricette gia’ collaudate, con un inserimento intelligente delle erbe. Tant’e’ che non abbiamo potuto nemmeno darvi un consiglio, da tanto era perfatta cosi.E la realizzazione e’ come neppure avrei osato sognarla. Grazie davvero per aver parteicpato a questo Master e per aver prodotto questa meraviglia. E speriamo di ritrovarci ancora, in qualche altra avventura!
Ma è fantastica questa crostata!! Il corso è stato veramente incredibile, abbiamo imparato un sacco di cose e questo dolce mi lascia a bocca aperta (magari ci infiliamo una fettina che non guasta 😀 ).
Brave, brave, davvero! Un bascione e al prossimo corso
Come ho detto alla tua compagna di masterclass la torta è davvero ben pensata e ricca di colori e sapori. Quella confettura è tra le mie priorità sappilo. Ti ringrazio di aver partecipato con lo stesso entusiasmo che hai dimostrato in Garfagnana e con lo spirito di avventura che ti guida ultimamente. Sei giovane e hai milioni di esperienze da fare, fai bene a farle tutte.
Ci ho messo un pò ad arrivare fin qui ma ne è valsa la pena ! La confettura di Tarassaco, ma che scoperta! Nello schedario delle ricette suddivise per la stagionalità ho infilato pure la tua.. alla prossima primavera 😉
Torta meravigliosa che mi ha conquistata appena vista (scada se sono rilassata solo ora a commentare) ed è studiata nei minimi particolari mi intriga moltissimo la crema alla nipitella, però tutta la torta è da fare per poterla assaporare
Grazie
Ma che meraviglia di torta che avete tirato fuori?!?