I Canestrelli di Gavi al vino bianco sono dei tradizionali biscotti secchi rustici, a forma di piccola ciambella o anello, “profumati” appunto con il vino bianco Gavi DOCG.
La regione di produzione è il Piemonte nello specifico la zona del novese e dell’ovadese, comuni in provincia di Alessandria.
Le origini dei Canestrelli di Gavi al vino bianco sono molto antiche. Il nome “Canestrello” deriva dai particolari recipienti di vimini intrecciati, detti “canestri”, nei quali si mettevano i biscotti dopo la cottura.
Lo sapete che esistono moltissime ricette dei Canestrelli, tutte con particolari varianti e provenienti dalle diverse regioni d’Italia?
Per me i Canestrelli sono sempre stati i classici biscotti a forma di fiore con lo zucchero a velo come decorazione, oggi ho scoperto l’esistenza delle altre tipologie, che sono tutte da provare!
Contributo per la Giornata Nazionale dei Canestrelli nel Calendario del Cibo Italiano
Canestrelli di Gavi al vino bianco
Ingredienti per 4 persone:
- 500 g di farina di grano tenero
- mezzo bicchiere di olio d’oliva
- 2 bicchieri di vino bianco (Gavi)
- 1 bustina di lievito
- 200 g di zucchero
- un pizzico di sale
Preparazione:
Impastate con le mani la farina, l’olio di oliva, il vino bianco e il sale.
Unite il lievito e lo zucchero, amalgamate fino ad ottenere un impasto liscio.
Prendete dei pezzettini di impasto e formate dei bastoncini lunghi circa 8-10 cm.
Unite le estremità e formate un anello, aiutandovi con le dita per chiuderli.
Preriscaldate il forno a 200°C e cuoceteli fino a quando saranno belli dorati, ci vorranno circa 10-15 minuti.
Togliete dal forno i canestrelli di Gavi e lasciateli raffreddare.
ricetta tratta da: I Dolci Piemontesi in 350 ricette – Newton Compton Editori
Anche questi sembrano molto buoni, tutti da provare!
Assolutamente da provare subito…mai fatti…in realtà non li conoscevo proprio, e dire che Gavi la conosco molto bene 😛 !!
Un abbraccio
monica
Schietti, semplici, bellissimi. Amo questo genere di dolce. Si preparano in un attimo ed alla stessa velocità finiscono.
La sapevano lunga le nostre nonne!
Un abbraccione
Pat
Nella grande famiglia italica dei dolci secchi rustici, sono tra i migliori.
Che regalo il Calendario che ci fa scoprire queste meraviglie nascoste!
La ricetta mi sembra semplice… Non si deve attendere la lievitazione?? E poi sembrano ottimi!!!!
Li proverò sicuramente!
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